Il braccio destro in alto col pugno chiuso, un sorriso stampato in volto e la voce potente che grida : “Amandla”.
Così mi piace immaginare Nelson Mandela: un uomo che è riuscito grazie alla sua audacia e a tanta forza di volontà, a riscrivere la storia. È riuscito ad arrivare al suo obbiettivo: abbattere tutti i muri dell’ apartheid per ottenere la libertà. È un uomo che non si è mai arreso.
Mi piace molto pensare a Rolihlahla come un bambino normale che gioca e si diverte ma che poi, crescendo, diventa un esempio per tutta l’ Africa e per il mondo intero. Così importante che è protagonista di libri e di molte storie di eroi.
Come il libro che ho appena letto: Il bambino Nelson Mandela.
Ora mi presento: mi chiamo Alice Maria Nisi ho 12 anni e frequento la classe 2^D della scuola secondaria Alfredo Galmozzi di Crema in provincia di Cremona.
Volevo dirle che il suo libro mi è piaciuto molto. L’ idea di far raccontare la storia a una nonna che per addormentare i nipoti racconta la vita di Rolihlahla, mi ha davvero incuriosito. Mi divertivo a mettermi nei panni dei bambini che incantati ascoltavano la nonna da questo personaggio che da pastore è diventato una leggenda.
Io sono affascinata da Nelson Mandela perché quando il suo tutore gli ha trovato una moglie, lui non ha lasciato che il reggente decidesse la sua vita ha avuto coraggio ed è scappato.
Ma il suo coraggio non l’ha usato solo in poche occasioni, ma l’ha usato per tutta la vita. Perché decidere di combattere per i propri sapendo che, da un momento all’ altro potresti andare in carcere, è un atto di coraggio che solo pochi sanno fare.
Un’ altra cosa mi ha colpito di Primula Nera: anche se è stato in prigione per 27 anni senza aver commesso nulla di sbagliato, non ha mai perso la speranza. Infatti poi, uscito dal carcere, il suo sogno si è avverato: l’ Africa era ed è tuttora un paese libero.
Anche Winnie (la sua seconda moglie) è un esempio importante perché mentre il marito era sull’auto diretta alla prigione di Robben Island, non ha pianto, non si è arrabbiata, ma gli ha sorriso e gli ha mandato un bacio, perché sapeva che sarebbe tornato migliorando l’intero paese.
Credo che il suo libro sia uno spunto di insegnamento per noi “bambini” perché ci insegna a continuare a credere nei nostri sogni e a non arrenderci.
Come dice lui: “Un vincitore è solo un sognatore che non si è mai arreso”
Come ringraziamento a questo suo libro, la volevo invitare al festival altreStorie di Crema.
La aspetto molto volentieri, con affetto
Alice
Alice Nisi
Classe 2 D, Istituto comprensivo Crema Tre – Scuola secondaria di Primo Grado “ Galmozzi”, Crema
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